L’AVVOCATO TELEMATICO GUADAGNA DI PIU’: LE NUOVE FRONTIERE DEL LEGAL DESIGN

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L’innovazione è uno “state of mind” ma, soprattutto, è innata.

Forse è per questo che il decreto dell’ 8 marzo 2018 n. 37  ha modificato il D.M n.55/2014 che regola la determinazione dei parametri di liquidazione dei compensi per la professione forense introducendo un interessante incentivo per i professionisti…vecchio stampo.

D’altronde da qualche parte si doveva pur cominciare, e l’idea non è affatto male se si considera che parecchi Principi del Foro sono ancora tanto affezionati al caro vecchio uso bollo.

Non entrerò nel dettaglio di tutte le modifiche apportate ma solo una specifica aggiunta, a mio parere molto interessante, merita particolare rilievo, ovvero il comma 1-bis dell’art. 4 relativo ai parametri generali per la determinazione dei compensi in sede giudiziale.

In poche parole, il compenso determinato con i parametri delle tabelle allegate al decreto è aumentato del 30% quando “gli atti depositati con modalità telematiche sono redatti con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono la ricerca testuale all’interno dell’atto e dei documenti allegati, nonché la navigazione all’interno dell’atto”.

Sarebbe molto utile e anche molto smart, per esempio, inserire i collegamenti ai documenti depositati con l’atto principale oppure creare link “interattivi” alla normativa citata nell’atto digitale oppure ancora inserire link alle sentenze della Cassazione citate nell’atto. Addirittura si potrebbero pensare di inserire negli atti grafici, immagini a corredo del testo scritto e quale ulteriore spiegazione.

Un atto completamente diverso rispetto a quello che siamo abituati a concepire, ma tant’è, perché è l’ultima moda in tema di legal design.

Cos’è il legal design? Prima forse dovrei dirti cos’è il design thinking, ovvero una metodologia per risolvere problemi in modo creativo.

Si tratta di un processo che prevede determinati step: 1) comprensione, 2) esplorazione e 3) concretizzazione.

All’interno di questi step rientrano 6 fasi: empatizzare, definire, ideare, prototipare, testare e implementare.

E’ parecchio utilizzato in contesti aziendali ma negli ultimi anni ha preso piede negli studi professionali, tra i liberi professionisti, come metodo per migliorare la stesura degli atti. Il legal design, infatti, altro non è se non l’applicazione del design thinking al mondo della legge, per realizzare forme di comunicazione e interazione finalizzate al miglioramento di procedure legali e in ultima analisi, a rendere la giustizia più comprensibile, più accessibile, più affascinante.

E’ davvero così utile? Pare di si, poiché oltre ad attirare e rendere immediatamente piacevole l’argomento in trattazione, oggi, comporta il 30% in più in nota spese.

Vale la pena impratichirsi. Questo dovrebbe metterci sulla buona strada per l’ottenimento del premio, senza contare che il Giudice di certo ne apprezzerà l’impegno.

Ma veniamo alla pratica cercando di capire come fare per inserire segnalibri e sommario all’interno di un atto per renderlo smart.

Il segnalibro ha la stessa funzione dei segnalibri usati in un libro cartaceo, ovvero contrassegna un particolare punto in modo da poterlo rintracciare successivamente senza sforzi.

Il sommario dei contenuti è semplicemente l’elenco ordinato dei capitoli, ossia delle parti di cui si compone uno scritto.

Per aggiungere un segnalibro, ad esempio, ai titoli di una comparsa conclusionale o di un qualsiasi scritto giuridico, si può procedere in questo modo:

  1. Selezionare il titolo e cliccare col pulsante destro sulla voce PARAGRAFO;
  2. Nella finestra PARAGRAFO, dal menu a tendina LIVELLO STRUTTURA, selezionare LIVELLO 1. È chiaro che si dovrà ripetere l’operazione per ogni titolo presente in atto.

In caso di sottotitoli, dal menu a tendina LIVELLO STRUTTURA, dovrete selezionare LIVELLO 2 (o superiore, se ci sono altri sottolivelli).

  1. Una volta completata questa operazione con tutti i TITOLI come visto sopra, sarà sufficiente tornare all’inizio della comparsa oppure su una pagina intera e selezionare RIFERIMENTI dal menu di word e poi un click su SOMMARIO.

Ed ecco comparire il vostro indice strutturato in 3 semplicissimi passi.

Attenzione a non dimenticare un passaggio: per lasciare inalterata la funzione SEGNALIBRO anche nel pdf, prima della trasformazione del word in pdf, dalla finestra di salvataggio selezionare OPZIONI e poi CREA SEGNALIBRI, cliccando sul bottone INTESTAZIONI.

Il risultato, per chi legge il vostro atto sarà completamente diverso, provare per credere. Sulla sinistra apparirà l’indice interattivo. Cliccando sulle relative voci si potrà consultare subito l’argomento che interessa.

In pochi passaggi e con qualche piccolo accorgimento si può rendere un atto giuridico meno asettico ed un pizzico più…umano, che in fondo in fondo è quello che conta.

Basta poco per fare tanto, dipende dal tuo state of mind.

Egidio Oronzo

Avvocato